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Nicotera: il terrazzo sospeso sulla Costa degli Dei

Itinerario tra rioni e balconate, nel borgo simbolo di una storia lunga e gloriosa

Nicotera, costa degli Dei, Vibo Valentia, Calabria

Tra i borghi lungo la Costa degli Dei, troviamo Nicotera nella parte più a sud. Forse non tutti la conoscono a fondo, ma muore dalla voglia di raccontare la sua lunghissima storia.

Ci troviamo nella ridente provincia di Vibo Valentia, sul finire del tratto di litorale tirrenico della Costa degli Dei, particolarmente ricco di miti, storia e leggende legate alla Magna Grecia. Qui sorge abbarbicato e dislocato su più livelli, il borgo di Nicotera. Il suo nome, come del resto anche il borgo, è antico e significa Segno della Vittoria: è davanti a questo tratto di costa che si consumò la battaglia tra l'imperatore Augusto e Sesto Pompeo, nel I secolo a.C., che vide trionfare l’imperatore.

Da questa vittoria nacque il paese, come un trofeo, che per la sua posizione strategica fu molto bramato dai nemici d’oltre mare, come ad esempio i saraceni.

Le varie epoche e dominazioni che ha attraversato Nicotera, sono tutte gelosamente conservate ancora oggi. Basterà camminare lungo le viuzze dislocate nella zona più antica per rendersi conto di quanto magnifico possa essere questo luogo.

Ma procediamo con ordine: percorreremo assieme tutto il borgo antico, con un itinerario che inizia in cima e finisce a picco sul mare.

Nicotera, borgo multiculturale, nasce come luogo prevalentemente di pescatori e commercianti. Dal centro si diramano tantissime vie che si incrociano e la dividono in diversi rioni, collocati su più livelli; gli antichi rioni di origine popolare sono a picco sul mare, i palazzi nobiliari e il centro cittadino sono più in alto.

Come già detto, partendo dall’alto e procedendo verso il basso, preparatevi a vivere e a percorrere viuzze in discesa, attraverso la storia e la bellezza architettonica e paesaggistica.

Arrivati a Nicotera e superata parte della moderna zona urbana, parcheggiate qui la macchina e una volta a piedi, vi si pone già la scelta di percorrere i due corsi principali: Corso Cavour e Corso Umberto I. Corso Cavour sorse sul finire del XVIII secolo, in seguito alla prima grande espansione urbana della città. Ad abbracciarlo troviamo una serie di splendidi palazzi gentilizi, arricchiti da magnifici portali in granito e da vari elementi in ferro che testimoniano la bravura delle mani artigiane, dei maestri locali dell’epoca. I due corsi erano le principali arterie commerciali di Nicotera. Lungo il corso troverete l’antica Fontana dei Monaci, sempre in granito, risalente allo stesso periodo del corso. Più avanti si fa spazio un piccolo piazzale con un affaccio da cui potrete ammirare parte della piana di Gioia Tauro. Poco più avanti troviamo un altro piccolo piazzale, Piazza Roma, che nasce non come piazza ma come un largo delimitato dalle abitazioni. A lato troverete la scalinata e l’installazione degli ombrelli colorati, nella viuzza denominata Via degli Ombrelli.

Più avanti si fa largo la grande piazza principale, chiamata anticamente dei quattro portali per la presenza di portali in pietra, che diventa punto d’incontro con l’altro corso principale: Umberto I. Anch’esso circondato da case padronali ottocentesche, davvero suggestive, nel tempo si è trasformato in quartiere residenziale prima e prevalentemente amministrativo poi. Oggi infatti vi ha sede il Municipio, che è ospitato nell’antico Convento dei Domenicani, eretto nel XVI secolo sui ruderi di quello dei Frati Cistercensi. Un edificio imponente, con un chiostro all’interno, che fa angolo con la Chiesa del SS Rosario. All’interno, al piano terra, in attesa di essere ultimata, troviamo l’esposizione di una parte di oggettistica e strumenti di lavoro che raccontano gli antichi mestieri e la lunga storia del posto.

Dalla piazza centrale, si diramano i vari quartieri. Intorno abbiamo il quartiere Baglio, il più piccolo ma anche il più suggestivo, che costeggia il settecentesco Castello dei Ruffo e che prende il nome dal “Balivo”, funzionario del re con poteri amministrativi, giudiziari, finanziari e anche militari, che qui aveva sede in epoca normanna.

Sempre dalla piazza principale, oltrepassate il portale Lamia, verrete investiti dalla bellezza dello spettacolare panorama. Vi ritroverete davanti il suggestivo castello che gode di una impareggiabile veduta del mare, della Piana di Gioia Tauro, fino a parte dell’Aspromonte, della Sicilia con l’Etna e le dirimpettaie isole Eolie. Ma non solo, essendo l’ultimo borgo, potrete ammirare anche parte del resto dell’incantevole costa degli Dei. Affacciatevi dalla lunga e mozzafiato balconata, respirate l'aria del mare e perdetevi nelle sue sfavillanti sfumature. Da qui è possibile scendere per raggiungere il Santuario di San Francesco di Paola e andare alla ricerca di ruderi di antichi mulini.

Il castello ha subìto varie modifiche ed è stato distrutto e riedificato più volte. L’attuale aspetto è stato eretto nel 1764 sulle rovine dell'antica fortezza svevo-angioina, i quali a loro volta avevano modificato il preesistente primo castello fatto erigere dal duca normanno Roberto il Guiscardo, nella seconda metà dell'XI secolo.

Dimora privata e temporaneamente chiuso al pubblico, poiché in fase di ristrutturazione, abbiamo avuto il privilegio di visitare il suo interno, dove custodisce ancora oggi pezzi importanti della storia di Nicotera, tra cui stanze con affreschi ben conservati e i sotterranei che fungevano da prigioni. A tal proposito, una chicca per chi cerca storie di paura: si racconta della presenza ancora oggi di fantasmi, all’interno del castello; c’è chi asserisce di aver sentito strani suoni, voci e rumori di catene da prigione. Suggestione o realtà? Vi lasciamo con il dubbio.

Ritorniamo alla luce del sole, sempre dalla piazza principale procediamo in discesa verso gli altri rioni. Prima di questi troviamo sul nostro cammino la Torre Campanaria del XVIII secolo, curiosamente costruita a parte, staccata dalla vicina Chiesa. Più avanti, troviamo la Cattedrale e il museo Diocesano, che sorgono in Largo Duomo, anche questo con una grande balconata sul mare.

Addentrandosi nel dedalo di viuzze, da vedere c’è il quartiere ebraico della Giudecca voluto da Federico II, uno tra gli insediamenti dell’ebraismo più importanti e meglio conservati della Calabria. Custodisce scorci di straordinaria bellezza, con architettura chiaramente ebraica che si riconosce già nei portali in pietra dei palazzi. Tra stradine tortuose che si aprono in piccoli slarghi, vi sono i cosiddetti “Cafi”, passaggi coperti che conferiscono al quartiere un fascino antico e arricchito dalle magnifiche vedute. Infatti, all’interno dei rioni è pieno di piazzette con panchine e terrazzi meravigliosi avvolti dal profumo dei balconi fioriti delle abitazioni, dalla brezza che vien dal mare e dalla storia.

Una curiosità: lungo le viuzze vi è Vico Immacolata, che testimonia con un cartello fotografico la visita nel 1957 dello studioso Ancel Keys, padre della Dieta Mediterranea, che a Nicotera ne decretò la nascita. Continuando a scendere vi imbatterete negli altri bellissimi rioni, di origine popolare, come San Giuseppe, San Nicola e Santa Chiara con le rispettive chiese a picco sul mare. Accanto quest’ultimo, si arriva all’ultimo step, il quartiere Palmentieri con la sua omonima porta. Questa è l’unica porta esistente oggi a testimonianza del dominio normanno. Da qui, attraverso un sentiero ancora più antico, data la presenza di una cava romana con grandi vasche e colonne, in discesa si arriverà a Nicotera Marina e alla spiaggia. Fuori Nicotera invece, più in alto rispetto al borgo, è possibile visitare lo spettacolare terrazzo dove sorge la statua e la Chiesa della Madonna della Scala.

Il tempo di visita del borgo è di una intera giornata, consigliamo perciò di munirvi di uno zaino con acqua e snack con abbigliamento e scarpe comode. C’è tanto da vedere e camminare. Inoltre, assaporate la cucina locale presso i suggestivi bistrò.

Nicotera è un luogo dove l’ospitalità è la regola principale e insieme ai ragazzi dell’associazione Blu Green Calabria, abbiamo fatto un bellissimo viaggio nel tempo.

 

Qui vi sentirete come a casa, vivete una #CalabriaTravelExperience senza precedenti!

Benvenuti nel magnifico borgo, terrazzo sospeso sulla Costa degli Dei.

 

di Domenico Rizzo


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