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Parco Archeologico Scolacium: una storia tutta da vivere

La provincia di Catanzaro si racconta tra storia, leggenda e architettura

Parco Archeologico Scolacium Catanzaro Calabria

La Calabria, terra antica e affascinante, si fregia di tantissime testimonianze architettoniche e storiche che ancora oggi raccontano ai visitatori ma anche ai calabresi, numerose piccole storie che spesso s’intrecciano e che vanno a comporre un mosaico che rappresenta la grande storia della Calabria.

Tra le storie, ce n’è una davvero interessante che riguarda un luogo magico e di cui ne consigliamo la visita. Parliamo del Parco Archeologico Nazionale di Scolacium, in provincia di Catanzaro.

 

Il Parco Archeologico Scolacium, è uno dei siti archeologici più importanti del Meridione d’Italia e documenta la vita della colonia romana Scolacium, sorta dalle ceneri della greca Skylletion.

Esso si estende su un’area di 35 ettari che, partendo dalla pianura sale su, verso una zona collinare posta a 200 metri sul livello del mare, ed è impreziosito dalla presenza di un rigoglioso uliveto.

L’affascinante storia di Skylletion presenta anche dei risvolti legati al mito e alla leggenda che rimandano all’eroe omerico Ulisse. Secondo lo storico tedesco Armin Wolf, infatti, questo lembo di terra corrisponde alla mitica Terra dei Feaci, dove Ulisse viene accolto da re Alcinoo e incontra la principessa Nausicaa.

Ma leggende a parte, dal punto di vista storico, invece, la fondazione di Skylletion - avvenuta presumibilmente nel VI secolo a.C. - è da attribuire a Crotone ed era finalizzata al controllo sull’attuale istmo di Catanzaro, conteso tra la stessa polis (città) e Locri Epizefiri. Successivamente, nel corso del IV secolo a.C. la colonia passò sotto il controllo dei Brettii, per poi attraversare un periodo di decadenza a partire dal III secolo a.C.

Le cose cambiarono con la fondazione della colonia romana Scolacium da parte di Gaio Sempronio Gracco, nel 123-122 a.C., acquistando una notevole prosperità, nei secoli a seguire, fino a raggiungere l’apice del suo sviluppo in età Giulio Claudia. Un rinnovamento nella vita della cittadina romana avvenne poi nel periodo tra il 96-98, sotto Nerva, con la fondazione di una nuova colonia che assunse il nome di Colonia Minerva Nervia Augusta Scolacium.

Verso la fine del V secolo, in età bizantina, la cittadina si fregiò di dare i natali ad uno dei più grandi personaggi della tarda romanità, ovvero Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, autore di un gran numero di opere di carattere teologico ed enciclopedico, uomo politico e fondatore del Vivarium, situato proprio nei pressi di Scolacium. Questo era molto più di un semplice monastero, in quanto Cassiodoro vi istituì un centro studi sulla Bibbia, una biblioteca e un centro di conservazione della letteratura classica. Giunse, infine, l’avvento della guerra greco-gotica (VI secolo), che segnò l’inizio del declino della colonia romana.

Un processo che si aggravò ulteriormente nel 902 con le incursioni saracene, finendo con il totale abbandono di Scolacium, a partire dall’VIII secolo.

Gli abitanti della cittadina trasferirono il loro insediamento sulle alture circostanti, ed è qui che diedero vita ad altre città, come Squillace e Catanzaro.

Ma torniamo ai giorni nostri. Una volta arrivati, cosa visiteremo?

Da visitare vi è l’ultima costruzione monumentale nel territorio di Scolacium, in età antica, ovvero la maestosa basilica dedicata a Santa Maria della Roccella, fatta costruire da Ruggero d’Altavilla. Dalle approfondite analisi degli esperti, si è stabilito che la sua costruzione risale, infatti, ad epoca normanna e precisamente al periodo compreso tra il XII e il XIII secolo. 

Questa è una grande testimonianza di come questo territorio rivestisse una certa importanza, anche in epoca medievale come nodo cruciale per le vie di comunicazione e per i rapporti con il territorio.

Oltre alla basilica, all’interno del parco è possibile visitare i resti del Foro, impreziosito da una singolare pavimentazione in laterizio e i resti degli edifici che ospitavano la Curia, il Cesareum e il Capitolium. Un altro dei luoghi che componevano l’antica cittadina era il teatro, che poteva ospitare 3500 spettatori.

Curiosità: il parco custodisce i resti (visitabili) dell’unico anfiteatro romano in Calabria ed è bene ricordare che all’interno della città vi erano anche terme, due acquedotti, fontane e necropoli.

Ma non finisce qui!

Ulteriori risultati delle campagne di scavo sono esposti all’interno del Museo, importantissima tra le tappe della visita al Parco Archeologico. Con il suo allestimento, questo significativo contenitore culturale, ripercorre e documenta la vita della città antica sotto ogni aspetto.

Suggestivo è anche il ciclo statuario e di ritrattistica romana, nonché lo straordinario braccio colossale in bronzo: un avambraccio destro di dimensioni ragguardevoli, appartenente ad una statua colossale risalente probabilmente all’età imperiale (dal II secolo in poi).

Infine, il Parco continua a stupire i suoi visitatori grazie ad un appassionante percorso di archeologia industriale da condurre all’interno di un Frantoio (1934) ed appartenuto alla famiglia Mazza.

Ma dove si trova il Parco?

Il parco ricade nel territorio del Comune di Borgia in località “Roccelletta”. CLICCA QUI per vedere la mappa!

Intraprendete questo viaggio accompagnati dalla Guida Turistica abilitata e Presidente dell’associazione CulturAttiva, Angela Rubino, che ci ha raccontato in dettaglio la grande storia di questo fantastico luogo.

La visita del parco dura circa 1 ora e 30 minuti, armatevi di zaino in spalla con il necessario e consigliamo vestiti e scarpe comodi, perché c’è da camminare all’interno del parco. Per pranzare consigliamo di spostarvi sulla vicina costa, come Catanzaro Lido o Roccelletta, oppure nei pressi di Squillace.

Come sempre, vogliamo consigliarvi altre location che si trovano nei dintorni, infatti, vicino si trova il suggestivo e antico borgo di Squillace, a pochi minuti si trova anche Catanzaro Lido, sulla meravigliosa Costa degli Aranci, dalle spiagge paradisiache e a soli 20 minuti vi è anche Lamezia Terme che, come sappiamo, è sede del principale raccordo ferroviario, aeroportuale e autostradale della Calabria.

 

Meravigliosa la nostra regione, che ogni giorno si racconta! Oggi abbiamo viaggiato lungo un pezzo di storia calabra, per farvi capire e invitarvi a vivere una #CalabriaTravelExperience fuori dal comune, senza se e senza ma.

La Calabria ne ha viste tante e ogni popolo che l’ha conquistata, ha lasciato un pezzetto della propria cultura, non solo nell’architettura, ma anche nella lingua, nella cucina e nelle tradizioni. Vi abbiamo convinti? Il Parco Archeologico Scolacium vi aspetta!

di Domenico Rizzo


*Fotografie a cura di Angela Rubino, Marco Medaglia (IG: @medmar) e Gianluca Folino (IG: @gianlucanelborgo)


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