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Cascata Inferno: un paradiso terrestre in provincia di Catanzaro

Tra Sersale e Zagarise, un tesoro nascosto e incontaminato

Cascata Inferno un paradiso terrestre in provincia di Catanzaro

È innegabile, la Calabria è ricoperta da chilometri e chilometri di verde, ha il cuore green e offre al visitatore ma anche ai calabresi che la vivono quotidianamente, location che fanno emozionare sempre. In questo articolo parleremo di natura, ma non solo di verde ma anche di acqua e di un percorso meraviglioso in provincia di Catanzaro. Abbiamo già raccontato della caratteristica Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe nel territorio di Sersale e vi avevamo anche detto di non lasciarvi intimorire dal nome, perché sarebbe stato stupendo andare alla scoperta di un luogo che è tante cose, fuorché cupo!

Tale premessa sul nome è stata fatta perché questa volta, parliamo di un sentiero che porta ad una particolare e bellissima cascata: la Cascata Inferno.

Quindi forza, zaino in spalla, perché insieme andremo alla scoperta di un posto incantato! Pronti?

 

Un viaggio inaspettato

Partiamo dal presupposto che, secondo noi, dovreste partire a piedi proprio dal piccolo centro di Sersale, che dista circa 5km dal luogo dove siamo diretti. Lo sappiamo, è per i più temerari, se non lo siete, non temete perché è possibile arrivate con l’auto fino ad un certo punto, abbastanza vicino all’inizio del sentiero, anche perché arrivare fino al sentiero vero e proprio sarà un po’ più impegnativo (è da tener presente che si tratta di una stradina stretta di campagna, in un luogo incontaminato e selvaggio). Se decidete di partire dal paese, troverete un’area apposita per l’accoglienza turistica, dove si colloca anche la pro loco e il servizio infopoint della riserva. Il nostro obiettivo è quello di scendere giù, in un limpido spazio verde, dentro una vallata, al centro tra il territorio di Sersale e Zagarise. Dunque, tenendo a mente del percorso impegnativo, arrivare fin dentro con la macchina è fuori discussione e poi diciamocelo, se è una bellissima giornata d’estate, non è meglio camminare? Fa anche bene! Addentratevi in questa bella escursione, sarete ospiti in un luogo incorniciato da ulivi ed infatti sembrerebbe il luogo ideale per produrre olio, data la presenza anche di due antichi frantoi. Respirate aria salubre, circondati da tanta macchia mediterranea. Tra piante, castagni secolari e profumati fiori come la ginestra ma anche piante come origano e alloro selvatico, sarà esperienziale sentirvi tutt’uno con la natura. Ma proseguiamo, la nostra Cascata Inferno ci aspetta!

 

Ma quale inferno?

Quello già citato, sarà il quadro variopinto che vi accompagnerà fino alla cascata, che si annuncerà già in lontananza con il suo scrosciante richiamo e una volta giunti, meravigliatevi! Sì, perché sarà meraviglioso. La cascata, un salto del fiume Campanaro, è alta 27 metri e viene racchiusa, come uno scrigno che vuole proteggerla, da due costoni di roccia, uno a destra e uno a sinistra, che creano linee quasi perfette e geometriche come una fessura, quasi una "S".

Ma perché uno spettacolo tanto paradisiaco, viene chiamata in questo modo? Di Infernale ha solo il nome che, come spesso accade, è legato ad una credenza popolare! Infatti, questo, deriva dalla sua conformazione particolare ed essendo incastonata in un piccolo canyon, va a formare in basso una vera e propria pozza d’acqua molto profonda, tanto da credere che fosse talmente profonda da giungere fino all’inferno. Ma come potrete constatare, di infernale non ha proprio nulla, anzi. Rimanete qui tutto il tempo che volete e di cui avete bisogno. Sedetevi, rilassatevi, scattate qualche fotografia o girate un video. Dimenticate tutto, poi ritornate sui vostri passi.

Prima di dare qualche informazione in più, ecco un paio di consigli che ci sentiamo di darvi: il primo è di farle visita in estate, perché è più facile avere giornate soleggiate e dove potrete trovare ombra dagli alberi e rinfrescarvi con le sue limpide acque. Il secondo è di affidarvi a mani esperte, noi ne abbiamo parlato con Marco Garcea, Accompagnatore Sezionale di Escursionismo, nonché segretario del Club Alpino Italiano - CAI Catanzaro che ci ha fatto scoprire questo luogo di cui ce ne siamo innamorati e che, sinceramente, anche a noi era sconosciuto.

 

Il varipinto percorso

Quanto dura il percorso? Beh, dipende. Dipende da dove partite. Se iniziate da Sersale o Zagarise (ben più lontani), allora parliamo di circa 10 km andata e ritorno e una durata di circa 5 ore con un dislivello di 500 metri. Se iniziate direttamente dal percorso, sarà poco più di 1 km con un dislivello di 100 metri. Dipende dal percorso organizzato dal CAI ad esempio. Quel che è certo, da qualsiasi luogo partiate, è che si tratta di una escursione di difficoltà E (Escursionistica) e che le bellezze paesaggistiche circostanti, vi faranno dimenticare la stanchezza.

 

Come devo preparami?

Potremmo dare una risposta easy dicendovi: semplice, con abbigliamento da trekking! Ma repetita iuvant dicevano i latini, perciò ribadiamo che è sempre bene indossare indumenti comodi e a strati, portando borraccia d’acqua (perché soste d’acqua non sono previste) e il necessario, tra cui il pranzo a sacco, ma anche un cambio indumenti, cappello e occhiali da sole, senza dimenticare impermeabile o giacca a vento. La montagna è imprevedibile, anche in piena estate. Per ultimo, importantissimo, indossate sempre scarponi alti da trekking, adatti a percorsi di montagna.

Infine, se questa location ti sarà piaciuta, sappi che non molto lontano c'è un'altra escursione ancora più avventurosa delle Valli Cupe, tra cascate, natura e canyon.

***

Insomma viaggiatori, la Calabria si mostra la meta perfetta per inserire nelle vostre vacanze anche qualche passeggiata in natura, dove si nascondono perle naturali spettacolari. Nella speranza di avervi incuriosito, vi consigliamo davvero molto questa piccola #CalabriaTravelExperience avventurosa! Sentitevi un po’ come Dante che viaggia verso l’inferno, ma non ci saranno anime dannate ad aspettarvi, ma un vero e proprio paradiso terrestre!

di Domenico Rizzo


Credits

Fotografie di Marco Garcea Accompagnatore Sezionale di Escursionismo, nonché segretario del Club Alpino Italiano/Sezione Catanzaro


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