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Valli Cupe: Grandi avventure nella Riserva Naturale

Canyon, gole e cascate: tre sentieri, un’unica emozione!

Valli Cupe grandi avventure nella Riserva Naturale

Mai giudicare un luogo dal nome, un esempio si trova nella provincia di Catanzaro, nella meravigliosa Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe. Non lasciatevi intimidire dal nome perché è una di quelle esperienze che vi lasceranno senza parole… E che non vedrete l’ora di rifare!

Di cupo ha ben poco, di bellezze ne ha tante. Il sentiero inizia nel territorio situato sulla fascia ionica, tra i 300 e i 700 metri s.l.m - a circa 5 km dal borgo di Sersale ma anche di Cerva e Zagarise - nei pressi del Monte Raga, che fa parte del granitico massiccio della Sila ricoperto dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea. Qui da un punto panoramico, è possibile osservare l’antico borgo fantasma di Marcaglione, la Timpa Rossa che prende il nome dal colore delle sue pareti, il golfo di Squillace fino a Capo Rizzuto.

Partiamo all’avventura? Pronti, partenza, wow!

All’interno della Riserva Naturale, le escursioni guidate si dividono in tre tappe sufficientemente distanti fra loro per potersi spostare a piedi. Ecco perché a volte vengono visitate in una sola giornata, spostandosi con mezzi, altre volte separatamente.

 

La prima tappa del percorso prevede lo spettacolare Canyon, profondo 100 metri e lungo 7 km, che per essere raggiunto s’intraprende un sentiero che coincide con uno più antico che fin dall'IX secolo collegava quattro monasteri basiliani, sotto una fitta galleria di alberi. Si parte in discesa per arrivare fino al torrente, lungo il percorso lasciatevi abbracciare dalle altissime pareti di colore rossastro del canyon che non vede l’ora di accogliere i suoi viaggiatori. Un’emozione indescrivibile! Entrati nel cuore del Canyon vi sentirete avvolti da roccia arenaria fra le più splendide e suggestive d’Italia. Le sue pareti tortuose, ricche di muschio e vegetazione secolare, tendono ad incontrarsi in alto, oscurando il cielo e creando un habitat ideale per flora e fauna (soprattutto rapaci che qui nidificano) di specie protetta e rara.

Un consiglio! Durante il percorso all’interno del Canyon, bisognerà prestare molta attenzione in quanto i sassi lisci potrebbero ostacolare il cammino, per cui occorre muoversi con cautela. Il ritorno sarà lo stesso percorso dell’andata.

La seconda tappa prevede le Gole e le cascatelle del fiume Crocchio, che nasce nei pressi del Monte Gariglione, a circa 1600 mt di quota, creando numerosi salti e cascate per poi sfociare nel mar Ionio. Il tratto iniziale del sentiero è caratterizzato dalla presenza di un castagneto da frutto e da un antico e abbandonato Pastillaro che serviva per l’essiccazione delle castagne. Durante il cammino rimanete in silenzio, sarà il dolce e limpido suono dell’acqua a guidarvi, suono che aumenta fino a quando dall’alto di una balconata in legno è possibile osservare le suggestive gole scavate fra le pendici rocciose e che formano spettacolari salti d’acqua e profonde pozze.

La terza e ultima tappa è la Cascata del Campanaro, per via della sua forma a campana, si raggiunge percorrendo un sentiero da cui è possibile ammirare tre sorgenti. La cascata è alta 22 metri circa ed è incorniciata da uno scenario incantevole e naturale.

Ma come prepararsi a queste grandi avventure?

Scoprite la zona del Canyon lasciandovi guidare da chi in questi luoghi è di casa. Noi ci siamo affidati all’Accompagnatore Sezionale di Escursionismo Marco Garcea, nonché segretario del Club Alpino Italiano - CAI Catanzaro. La visita al Canyon, della durata di circa 3 ore, è di difficoltà E (Escursionistico) con un dislivello di 200 mt circa. Risulta essere la più complessa delle tre tappe, ecco perché il CAI invita a munirsi obbligatoriamente di caschi protettivi e scarponi da trekking, oltre che abbigliamento comodo, bastoncini da trekking, giacca a vento impermeabile, cappello e coltellino, fischietto e uno zaino con cibo, acqua e cambio indumenti.

Esclusivamente nel periodo estivo vi è una cooperativa sul posto che vi potrà fornire il necessario, affittando l’attrezzatura.

La seconda e la terza tappa invece sono di difficoltà T (Turistico) più semplici da percorrere e affrontare. Il percorso delle gole e cascatelle del fiume Crocchio, della durata di circa 1 ora e un dislivello di circa 50 mt, offrono punti panoramici in mezzo ai boschi, il cui coinvolgimento del visitatore è immediato. Il percorso della Cascata del Campanaro risulta essere davvero suggestivo, della durata di circa 30 minuti, anch’esso ha un dislivello di circa 50 mt.

Anche se sono escursioni più semplici, non bisogna dimenticare anche in questo caso un abbigliamento comodo con scarpe da trekking, giacca a vento impermeabile e uno zaino con cibo, acqua e cambio indumenti.

 

Amate e lasciatevi amare da madre natura, che nella Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe è al suo massimo splendore. La montagna è un luogo che nasconde insidie ma è anche capace di accogliere i suoi visitatori nel migliore dei modi!

Pronti per una vera #CalabriaTravelExperience tutt’altro che cupa?

 

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