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Drapia: il borgo-balcone sulla Costa degli Dei

Dal borgo, un iter all’interno di un territorio a pochi passi da Tropea

Calabria, Drapia il borgo balcone su Tropea Costa degli Dei Vibo Valentia

Ormai è cosa certa, in Calabria sono tantissimi i borghi. Piccoli o grandi che siano, molti di questi, arroccati su colline diventano come sospesi tra cielo e mare, pronti a regalare emozioni uniche.

Tra i borghi calabresi ce n’è uno, in provincia di Vibo Valentia, che diventa un formidabile balcone sul mare e sulle dorate spiagge di Tropea, sulla blu Costa degli Dei. Si tratta di Drapia, un piccolo borgo da cui si dirama un vasto territorio, con grandissime potenzialità e che diventa un ottimo rifugio se si è in cerca di un turismo più lento e di totale relax, lontano dal caos estivo. Sospeso nel tempo, Drapia, diventa un meraviglioso affaccio sul mare!

 

Un po’ di storia locale

Drapia ha origini molto molto antiche, le prime testimonianze di insediamento nel territorio, risalgono addirittura al neolitico, nella zona denominata “Torre Galli” sul Monte Poro, si trova una necropoli del X secolo a.C. La vera e propria espansione del territorio, si ha però nel periodo subito precedente al medioevo e tutta la zona (compresa Tropea) faceva parte di uno dei tre patrimoni della Chiesa di Roma, insieme al territorio di Nicotera e della Sila.

La grande vicinanza geografica a Tropea, fa si che anche la loro origine e le loro storie siano connesse, a partire dal nome. Infatti, il nome Drapia deriverebbe da Drapeia una storpiatura del nome Tropea, poiché le persone che hanno poi creato la comunità, altro non erano che i tropeani che – si dice – cercassero rifugio dalle incursioni saracene e che inseguito i nobili, avessero trovato il territorio ideale per edificare palazzi gentilizi, per il periodo estivo.

Facendo un passo indietro, l’età bizantina risulta essere quella davvero fiorente per il territorio, tanto che si narra di una comunità che si era sviluppata intorno ad almeno quattro monasteri, tra cui quello di San Sergio. Andato distrutto.

Il comune di Drapia è composto dall’antico borgo, ma ha anche 3 frazioni e molte località campestri, che ti permetteranno di vivere una vera e propria vacanza esperienziale.

Le tre frazioni sono Gasponi, Brattirò e Caria, senza tralasciare le località come Sant’Angelo, Sant’Agata e Torre Galli. Ma ci arriveremo tra poco.

 

Cosa vedere?

Andando con ordine, partiamo proprio da Drapia, il cui centro storico è pieno di cortiletti, viuzze suggestive e portali di palazzi nobiliari. Prima dicevamo della connessione a Tropea, tale connessione la si vede anche nell’architettura, infatti, lo stile, gli ornamenti e gli stemmi sono molto simili a quelle che si possono vedere nel centro storico della “Perla del Tirreno”. Rimanendo nel silenzioso centro, sul corso principale, ci s’imbatte nel “Curtijju” (cortile in dialetto) che pensate, in cima porta la tarda datata 1789 ed è uno dei portali più antichi di Drapia. Da visitare, sempre sul corso principale, abbracciata dagli antichi palazzi, vi è la chiesa dell’Immacolata Concezione. La sua edificazione ha origini incerte ma si presume che, anche se di minor grandezza, esistesse già nel ‘500. All’interno della storica cappella, riccamente decorata, vengono custoditi tanti dipinti anche del XVII secolo e statue lignee del XVIII secolo. Da non perdere, sul pavimento, la piccola vetrata da cui è possibile addirittura ammirare i resti di antiche sepolture.

Prima di lasciare il borgo Drapia, per visitare il resto del territorio comunale, vi segnaliamo l’altura sopra l’abitato. Infatti lungo la strada denominata “Santa Lucia” è possibile salire ancora più su, dove vi ritroverete a camminare in natura e dove – una volta in cima - si aprirà un grandissimo panorama che abbraccia Tropea, Parghelia e la vicina Zaccanopoli (un altro borgo-balcone, collocato sulla collina accanto), il mare cristallino e le isole Eolie. Lo Stromboli è talmente vicino da sembrare di poterlo toccare con un dito. Consiglio: qui i tramonti sono spettacolari!

In questa zona, come in tutto il territorio di Drapia, sono moltissimi i percorsi trekking per gli appassionati, incontrerete sentieri e stradine di campagna, verrete avvolti nella più totale natura incontaminata. Parlando di percorsi trekking, qui è facile imbattersi anche in piccoli corsi d’acqua, come il ruscello “Burmaria” che sfocia nel mare di Tropea e che dona linfa vitale alla presente felce preistorica. Facile è anche imbattersi in antichi mulini, un tempo funzionanti grazie proprio al corso d’acqua.

 

Scopri il resto del territorio

Proseguendo il nostro piccolo viaggio, lasciamo Drapia e andiamo a Gasponi, anche la sua storia ha visto ricevere parecchie influenze, come quella bizantina prima e normanna dopo. La comunità si deve essere sviluppata nella parte antica dell’attuale paese e la zona disponeva di ben 3 torri di avvistamento per controllare la costa dalle incessanti incursioni saracene. Antica, visitabile solo dall’esterno, la chiesetta che conserva le linee dell’architettura tipica dell’età bizantina.

Curiosità: una quasi identica chiesetta, è presente anche a Cessaniti (VV).

Altro consiglio: imboccate la strada che porta da Gasponi direttamente a Tropea, una strada dalla forte pendenza ma che regala angoli spettacolari e panoramici, da dove poter ammirare la costa. Molti la percorrono a piedi - e lo consigliamo anche noi se avete una buona resistenza - perché in pochi minuti sarete già a valle, nella cittadina costiera.

Distante da Gasponi, si fa largo il territorio della sua contrada: località Sant’Angelo. Forte luogo di pace e spiritualità, è gestita dal Sostentamento Clero e al cui interno soprattutto in estate, si recano gruppi per ritiri spirituali o per organizzare campi-scuola. Al centro, la bellissima chiesa di S. Michele, il cui attuale stile interno ha avuto una forte influenza settecentesca ma che trova origine nell’arte e nella spiritualità bizantina e latina. Arte a parte, anche da qui, vi sembrerà di stare in cima al mondo e ammirare il bellissimo panorama che da su Tropea e una parte del territorio di Ricadi: la frazione Santa Domenica.

Patria del vino, ci spostiamo a Brattirò. Oltre a visitare la bellissima chiesa dedicata a S. Pietro Apostolo, collocata al centro dell’abitato e la particolare chiesetta (fuori paese) dedicata ai Santi medici Cosma e Damiano, è proprio il vino ad essere protagonista!

Esatto, rosso scarlatto, bianco qui si produce vino riconosciuto in tutto il territorio, come ad esempio quello della Cantina Masicei, il quale organizza sempre degustazioni in vigna e dove vi permetterà di fare un vero e proprio tour esperienziale attraverso la vista, l’olfatto e il gusto. Il vino è talmente un prodotto tradizionale e di successo, che si celebra attraverso una sagra estiva a lui dedicato. I piatti tipici del luogo e dintorni, possono essere gustati anche presso Tenuta Manitta e La Campagnola, due ottimi ristoranti e agriturismi che vi faranno rilassare e assaporare il gusto vero del made in Calabria.

Da accompagnare al vino, un’ottima idea sarebbe gustare un bel piatto di fagioli. La sua casa è Caria, altra e ultima frazione di Drapia. I fagioli, sono una specialità locale ed anche qui vengono celebrati con una sagra estiva. Un prodotto nutriente e gustoso, che lascia di stucco i numerosi turisti che vengono in zona. Si tratta di un prodotto, che viene coltivato nel vicinissimo territorio del Monte Poro e viene gustato in tantissimi modi.

Non sapete come? Noi consigliamo di assaggiarla da sola, con un filo d’olio, rigorosamente prodotto da aziende locali: ne abbiamo parlato QUI e del pane (magari appena sfornato). Possono essere accompagnati con la ‘Nduja di Spilinga, con la pasta, con un peperoncino calabrese e c’è chi la mangia all’uso antico – e lo consigliamo vivamente perché è davvero una bontà – usando uno strato/spicchio di Cipolla Rossa di Tropea IGP cruda come cucchiaio, così da mangiare entrambi e non sprecare nulla!

Ma oltre la cucina, c’è la storia locale testimoniata ad esempio dal bellissimo castello… che castello non è. Tranquilli, facciamo subito chiarezza.

Sulla strada provinciale che da Tropea porta a Vibo Valentia, si presenta questo antico palazzo, oggi sede di conferenze e mostre e al cui interno vi è anche la biblioteca comunale. Palazzo antico dalle fattezze di un castello, ad opera della famiglia Toraldo a inizi ‘900, fu residenza estiva del filosofo tropeano Pasquale Galluppi.

Anche a Caria, da visitare vi è la chiesa parrocchiale e l’antica chiesetta dedicata alla Madonna del Carmelo, a cui la comunità è devota.

Bene, arrivati a questo punto abbiamo visto tutta la zona comunale di Drapia, ma non andate via perché i pezzi forti li abbiamo lasciati per ultimi. Uno è prima e l’altro è dopo l’abitato di Caria.

Il primo è la località Sant’Agata, lungo la strada provinciale, dove vi è una chiesa campestre sconsacrata e intitolata un tempo alla Santa e di fronte si colloca una bellissima fontana in pietra targata 1895 – ancora funzionante e dove poter bere. Superata Caria, invece, vi troverete a passare in mezzo a delle pinete dove è possibile sostare. Posto ideale per trovare frescura nelle ore torride estive. Qui, siamo nella zona di Torre Galli e questo luogo è molto importate per il territorio perché, come già citato a inizio articolo, si trova una necropoli del X secolo a.C., ma non solo! Sulla strada noterete una suggestiva e abbandonata chiesetta campestre (ora sconsacrata ma dedicata un tempo a S. Agostino) e continuando a salire, poco più avanti, troverete sulla sinistra il motivo per il quale questa zona possiede tale nome. Infatti, su un’altura svettano i ruderi di un’antica dimora estiva appartenuta alla nobile famiglia tropeana “Galli” un vero e proprio antico Castello di Torre Galli… ma è sempre in questa zona che si nasconde una perla davvero rara! A ridosso del burrone e la fiumara, e quindi attualmente non accessibile, si colloca una delle testimonianze più belle e tangibili del periodo bizantino e quelli successivi… la “Grotta di Santu Liu”. La grotta custodisce sulla parete di fondo ben cinque affreschi e ad oggi diventa la prova di diversi stili riscontrabili proprio nelle decorazioni. Possiamo vederla in foto per il momento, ma recentemente il Ministero dei Beni Culturali ha emanato un decreto che ne attesta il forte valore identitario e ne garantisce la tutela.

***

Il nostro piccolo tour, adesso è davvero concluso! Abbiamo visto assieme un territorio, forse, non molto conosciuto ma che ha voglia di raccontarsi. Se si è in cerca di un posticino in collina e tanto relax, magari all’ombra di un ulivo, sappiate che a pochi chilometri dall’azzurro mare di Tropea, c’è questo luogo meraviglioso, pronto ad accogliervi e a farvi vivere una rilassante, storica, avventurosa e gustosa Calabria Travel Experience!

di Domenico Rizzo

 

Credits

Fotografie di Drapia panorama e centro storico a cura della pagina Facebook Drapia: borgo di Calabria, d'Italia e d'Europa e fotografia centro storico a cura di Gabriele Costa (IG: @gabriele_costa96).

Fotografia tramonto da Drapia a cura di Blue Green Calabria (IG: @2wheels5).

Fotografie chiesetta Gasponi e Torre Galli a cura di Mario Vallone (vibonesiamo.it).

Fotografie con drone chiesetta di Sant'Agata e chiesetta di S. Agostino a cura di Pasquale Accorinti (IG: @pasquale_accorinti_).

Fotografie tramonto e chiesa centro Caria a cura di Angelo Pellicano (IG: @angel_pellicano).

Fotografie Castello di Caria e Grotta di Santu Liu fonte Web


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