Da qualche anno a questa parte la Calabria è entrata di prepotenza negli itinerari di numerose agenzie turistiche. Sempre più viaggiatori la scelgono come meta delle loro vacanze perché terra vergine, incontaminata, dove il turismo fatto di percorsi artificiosi non ha ancora attecchito. La Calabria è terra genuina e sfrutta questa caratteristica a proprio vantaggio per offrire in Europa uno spettacolo che, invece, andrebbe ricercato a latitudini più estreme e inaccessibili.
Punto di forza dell’intera regione è, senza dubbio, la Costa degli Dei, motore trainante di tutta l’economia turistica. Da questo tratto di mare con riflessi mitologici è possibile pianificare itinerari che non siano strettamente legati al turismo balneare, ma che consentano di godere anche nei mesi autunnali e invernali della storia millenaria di cui questa terra si fregia.
Così, stabilendo come base proprio la Costa degli Dei e i suoi numerosi hotel, è possibile raggiungere agevolmente alcune delle località più importanti dal punto di vista storico e culturale. Nel raggio di trenta chilometri troviamo due cittadine di straordinaria bellezza e importanza: Tropea, con la sua storia secolare e i suoi palazzi patrizi, e Pizzo, patria del tartufo gelato e sede di uno dei monumenti più visitati della regione: la chiesa di Piedigrotta.
Percorrendo la A2 in direzione sud è possibile ammirare lo spettacolo offerto da Scilla e dal borgo di Chianalea (con le sue casa affacciate sul mare), e Reggio Calabria, il cui lungomare venne definito dal D’Annunzio “Il più bel chilometro d’Italia”. Nella città dello Stretto, inoltre, una tappa obbligata è costituita dai Bronzi di Riace, conservati nel Museo Nazionale.
Partendo sempre dalla Costa degli Dei, è possibile arrivare fino a Locri Epizefiri, sulla sponda jonica, e visitare l’antico sito magno greco risalente all’VIII sec. a.C., per poi risalire l’entroterra fino a Gerace, la città delle cento chiese. Altro gioiello è Stilo, dove la celebre Cattolica attira su di sé ogni attenzione.
Meno di sessanta chilometri e dalla costa vibonese si giunge in un’altra meta mozzafiato: Serra San Bruno, sede dell’antichissima Certosa, esempio di vita monastica della Calabria dall’anno mille fino a oggi.
Andando verso nord, invece, troviamo Paola e il suo San Francesco; Cosenza e la leggenda del tesoro di Alarico; la zona di Crotone, con l’area di Capo Colonna e Le Castella.
Ma gli itinerari non finiscono qui. La Calabria possiede bellezze per le quali non sarebbe sufficiente una semplice pagina web: ogni angolo trasuda storia, tradizione e cultura. Non è, quindi, difficile imbattersi in una chiesa, un monumento o un semplice rudere che nasconde in sé lo spirito stesso di una regione meravigliosa. E magari, chissà, potreste essere proprio voi i protagonisti di nuove e mirabolanti scoperte archeologiche!
Alessandro Stella